venerdì 23 dicembre 2011

Rimarrò instabile...

Tra un'abbuffata e un digiuno, tra una malattia e una incapacità

Tra una madre che ti sta addosso e ti fa capire che sei un peso, una bambina da dover controllare in ogni mossa.
Una bambina che fa preoccupare.
Una bambina problematica, una bambina scema a cui dare due biscotti per farla stare zitta e poi dire due minchiate per farla innervosire e mangiare.

Invece sono sempre una bambina, ma una bambina fragile che grida disperatamente aiuto, ma nessuno la ascolta perchè sono impegnai a sorseggiare una cocacola e mangiare etti ed etti di pasta alla carbonara.
Bambina capricciosa o bambina fragile, ma sempre bambina, bambina che vuole le coccole della sua mamma, la sua famiglia unita, l'alcool solo il un bicchiere di vino sorseggiato a cena e nessun vecchio livido sul corpo.

Bambina mia che non sai tornare indietro, bambina mia che hai paura ad andare avanti, bambina mia giovane e profumata, bambina con la dolce chioma fatata, bambina a cui le carezze non mancavano, bambina a cui carezze ora non regalano, bambina giovane, bambina vecchia, bambina che non sa proteggersi, bambina che supera gli ostacoli, bambina che però li supera cadendo, strisciando e divorando, bambina pericolosa, bambina con gli occhi umidi e le lacrime bollenti, la pelle fredda le carezze del vento e il caldo della coperta, ma pur sempre bambina


Cos'hai fatto, o mia bambina per diventare così? O che ti hann fatto per mangiare il tuo corpo lentamente?

Oggi sarei disposta a correre per salvare una farfalla, e piangere per un giocattolo che si rompe.
Bimba mia, non piangere se la gente ti guarda con occhi arrabbiati, se la mamma ti sgrida per non aver messo apposto i giochi, se papà ti picchia perchè stai sorridendo e se gesù bambino intanto sta ridendo, bambina non rinunciare al tuo magnifico sorriso, bambina tu ridi ridi e ridi anche in paradiso, bambina ora guardami da lasù, veglia su quella donna che ora sei diventata tu.





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